La storia di Harry Houdini, leggenda dell'illusionismo

A 95 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 31 ottobre 1926, ripercorriamo la vita e la carriera di uno dei più celebri maghi di tutti i tempi, conosciuto in tutto il mondo grazie ai suoi numeri di escapologia.

È stato uno dei più grandi illusionisti di tutti i tempi e ha lasciato a bocca aperta il pubblico di tutto il mondo soprattutto grazie ai suoi numeri di escapologia. Stiamo parlando di Harry Houdini, del quale nel 2021 si celebrano i 95 anni dalla scomparsa, avvenuta il 31 ottobre 1926 in circostanze che non sono mai state del tutto chiarite.

Nato in Ungheria nel 1874, all’età di quattro anni si è trasferito con la sua famiglia negli Stati Uniti, dove il suo vero nome, Erik Weisz, è stato modificato in Ehrich Weiss per renderlo più americano. Nel 1891, a soli 17 anni, è diventato un illusionista professionista, con il nome d’arte di Harry Houdini, scelto in omaggio al mago francese Jean Eugène Robert-Houdin; a partire dal 1913 è riuscito a farlo riconoscere come il suo nome legale. All’inizio della sua carriera, però, non ha raggiunto il successo sperato: si era concentrato quasi esclusivamente sui trucchi eseguiti con le carte. Soltanto quando ha iniziato ad esercitarsi nell’escapologia ha cominciato a farsi notare.

Nel 1899, poi, la grande occasione: ha conosciuto lo showman Martin Beck che ha subito apprezzato le sue doti da illusionista e gli ha proposto di prendere parte ai suoi spettacoli di vaudeville (genere di spettacoli da cui è nato il moderno varietà) del teatro Orpheum. Sono bastati pochi mesi per far sì che Houdini diventasse una vera e propria star in tutti gli Stati Uniti e in Europa. Grazie ai suoi numeri in cui si libera da manettecamicie di forza, corde, riuscendo in fughe che sembravano impossibili, Harry ha raggiunto un successo globale. Nel 1913 ha presentato per la prima volta il suo numero più famoso, la cosiddetta tortura cinese dell’acqua: appeso a testa in giù, legato, in una cassa di vetro piena d’acqua e chiusa a chiave.

Oltre alla grande carriera da illusionista ed escapologo, Houdini si è impegnato in un’atra attività: quella di smascherare i medium che sostenevano di avere capacità sovrannaturali e di poter parlare con gli spiriti. Grazie alle sue conoscenze tecniche, che aveva acquisito preparando i numeri di magia, è stato in grado di individuare e svelare moltissime frodi, di cui anche scienziati e accademici cadevano vittime. Ha sempre preso questo incarico molto sul serio, tanto da partecipare in incognito a diverse sedute spiritiche accompagnato da un agente di polizia.

Nella notte di Halloween del 1926, Harry Houdini è morto a causa di una peritonite, all’età di 52 anni. Ci sono però ancora molti dubbi sulla sua scomparsa: pare che pochi giorni prima di morire avesse ricevuto un colpo all’addome da un pugile che voleva mettere alla prova la sua resistenza, ma non è chiaro se il pugno abbia influito sulla sua salute. Inoltre, nel 2008 un suo discendente ha riportato in voga la teoria, nata subito dopo i funerali dell’illusionista, secondo cui quest’ultimo sia stato avvelenato dai sostenitori dello spiritismo. Quello che è certo, però, è che Houdini è stato uno dei più grandi escapologi di sempre, che ha spianato la strada a migliaia di giovani maghi che ancora oggi vogliono seguire le sue orme.

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