Le polemiche per Apropos of Nothing il memoir di Woody Allen

L'annuncio dell'arrivo in libreria dell'autobiografia del regista newyorchese ha scatenato una bufera da parte di Dylan e Ronan Farrow.

È bastato l’annuncio della pubblicazione di Apropos of Nothing il libro di memorie di Woody Allen per scatenare la bufera contro il regista newyorchese.

L’autobiografia uscirà il 7 aprile con Grand Central, una divisione della casa editrice Hachette (in Italia è prevista in libreria con il titolo A proposito di niente dal 9 aprile con La Nave di Teseo).

Dylan Farrow, che continua ad accusare il padre adottivo di averla molestata da bambina negli anni Novanta, ha definito “sconvolgente” la pubblicazione, mentre Ronan, l’unico figlio biologico di Woody Allen e Mia Farrow che con Hachette ha pubblicato il bestseller Catch and Kill, ha annunciato che non lavorerà più con la casa editrice.

Ronan ha dato voce a molte sopravvissute di molestie sessuali da parte di uomini potenti“, ha detto Dylan, mentre Ronan Farrow ha scritto al Ceo di Hachette, Michael Pietsch: “Mentre lavoravamo assieme a ‘Catch and Kill’, un libro che parla anche del danno fatto da Allen alla mia famiglia, negoziavate segretamente per pubblicare un libro di una persona che ha commesso quegli atti di abuso sessuale. Onestamente non posso più lavorare con Hachette. Immagina come sarebbe stato se fosse capitato a tua sorella“.

Dylan ha detto di non esser mai stata contattata direttamente dai fact checkers di Hachette per verificare le affermazioni del padre adottivo: “Questo ci dà un altro esempio del profondo privilegio consentito dal potere, il denaro e la fama. La complicità di Hachette dovrebbe essere denunciata per quel che è“.

Immediate le reazioni anche da parte di Elisabetta Sgarbi, alla guida della casa editrice La nave di Teseo:  “Sono felice e onorata che Woody Allen abbia scelto La nave di Teseo per pubblicare la sua autobiografia, che attendevamo da molti anni; e che abbia scelto di continuare a lavorare con i suoi editori di sempre, primo fra tutti Umberto Eco, per noi una presenza viva, che per primo lo portò, come scrittore, in Italia”.

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