Nadia Rinaldi: "Stavo andando in setticemia dopo un intervento di riduzione al seno"

Ospite della trasmissione Storie Italiane su Rai1, l'attrice ha raccontato solo ora del grave problema di salute avuto qualche anno fa, che l'ha portata anche a rischiare la vita.

Parlare apertamente di un problema di salute, a maggior ragione quando il timore è stata forte, non è mai semplice, nemmeno se è trascorso del tempo e quella situazione fa ormai parte del passato. I personaggi famosi non fanno certamente eccezione, nonostante possano contare sull’affetto dei fan, in grado di far sentire loro tutto il sostegno necessario. Ne sa qualcosa anche Nadia Rinaldi, che solo ora ha deciso di raccontare delle complicazioni che si è trovata a dover affrontare inaspettatamente in seguito a un intervento chirurgico.

Ospite di Eleonora Daniele a Storie Italiane, trasmissione in onda dal lunedì al venerdì mattina su Rai1, l’attrice ha raccontato per la prima volta la paura vissuta dopo essersi sottoposta a un’operazione di riduzione del seno, che si era resa necessaria in seguito a un forte dimagrimento. Non tutto è andato, infatti, come nè lei nè i medici si sarebbero aspettati.

I fatti risalgono a qualche anno fa, ma solo ora lei ha la forza di uscire allo scoperto: “Non l’ho mai raccontato perché non è una cosa piacevole. Ho fatto una addominoplastica in seguito a un grosso dimagrimento. Avevo tanto seno e dopo la perdita di peso era rimasto svuotato, ed è stato ridotto. Ma è stata tolta talmente tanta pelle che mi si è riaperto tutto. Io dallo specchio vedevo addirittura le protesi – sono le parole di Nadia Rinaldi -. Si è riaperta la cicatrice, perdevo liquido e stavo andando in setticemia. È successo nel 2014, era una riduzione, ma evidentemente hanno messo una protesi troppo grande e la pelle non ha retto. Ero in degenza a casa di mia mamma e ho proprio sentito il rumore della pelle che si apriva, quando mi sono alzata perdevo liquidi da tutte le parti”.

A complicare la situazione c’è stata poi la convalescenza, che si è rivelata più dura del previsto: “Facevo le medicazioni a casa come mi era stato detto, però sentivo che c’era qualcosa. Il medico non c’era, la mattina sono andata al pronto soccorso arrancando accompagnata da mia sorella e immediatamente mi hanno tolto entrambe le protesi e sono stata un anno e mezzo senza seno, con l’ovatta, perché non si potevano rimettere a causa dell’infezione in atto. Può anche succedere – ha concluso Nadia Rinaldi – non voglio dire che c’è stata negligenza, però la sofferenza è stata drammatica” – ha concluso.

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