Schindler's List, la bambina con il cappotto rosso ora aiuta i profughi ucraini

Si chiama Oliwia Dabrowska, e quando aveva solo tre anni è diventata un'icona della storia del cinema. Oggi, a 32 anni, ha deciso di partire come volontaria al confine polacco: "Lei è sempre stata il simbolo della speranza. Facciamo in modo che lo sia di nuovo".

Il mondo l’ha conosciuta nel nel 1993, quando aveva soltanto tre anni, nei panni della bambina con il cappotto rosso in Schindler’s List, l’unico colore a spezzare il bianco e nero del film premio Osca di Steven Spielberg. Ora Oliwia Dabrowska di anni ne ha 32, fa l’attrice, e ha scelto di aiutare i profughi che dall’Ucraina arrivano in Polonia, il suo Paese.

Lo ha rivelato lei stessa sulla sua pagina Instagram, dove tiene una sorta di diario in cui ogni giorno racconta ciò che accade al confine tra i due Paesi dove, come volontaria, accoglie centinaia di persone in fuga dalla guerra. Dabrowska ha annunciato il suo progetto condividendo proprio un’immagine di quella bambina con il cappotto rosso, diventata una vera e propria icona della storia del cinema: in questo caso, però, il suo cappotto è diventato blu e lo sfondo è giallo, come omaggio alla bandiera ucraina.

Lei è sempre stata il simbolo della speranza. Facciamo in modo che lo sia di nuovo“, ha scritto a corredo della foto. Con questo post, risalente al 9 marzo 2022, la ragazza ha annunciato che, nelle settimane successive, avrebbe documentato tutto ciò che avrebbe visto al confine tra Polonia e Ucraina.

“Nuove, brutte notizie. Oggi la Russia ha bombardato Yavoriv. Lasciatemi raccontare la storia. Questa sono io a Korczowa, vicino al confine tra Polonia e Ucraina, qualche giorno fa, forse 3. Ero lì con la mia coraggiosa madre, questo posto dietro le mie spalle è il punto di raccolta. Qui abbiamo trovato una famiglia ucraina (una madre con due bambini) che avevano bisogno di essere portati in una città molto lontana, vicino al confine tedesco. […]. Non posso raccontarvi tutto ciò che vedo qui, perché non ho le parole giuste nella mia testa. Nessuno che non abbia visto questo può mai immaginare questo incubo negli occhi di queste persone. Questa è la ragione per cui vi chiedo aiuto. Tutto l’aiuto che potete dare, ma sono onesta, l’aiuto più importante è il denaro. Abbiamo bisogno di pagare la benzina, il cibo, le case per i rifugiati, le cose per i bambini. […] Siete con me?”.

Questo è solo uno dei racconti che Oliwia Dabrowska pubblica sulla sua pagina Instagram, dove condivide aggiornamenti sulla situazione ucraina e sull’operato dei volontari al confine polacco.

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