Ornella Vanoni su Paolo Fresu: "Gli ho chiesto di suonare al mio funerale, la sua musica mi ha colpito il cuore"

Ospite a 'Verissimo', la cantante ha parlato del suo rapporto speciale con il musicista sardo: “L'ho conosciuto che era sconosciuto, ora è sempre in giro”.

Ornella Vanoni ha parlato del rapporto speciale che la lega al trombettista Paolo Fresu. Ospite a Verissimo, la cantante ha raccontato di conoscerlo da ormai molti anni: “L’ho conosciuto che era sconosciuto, quando l’ho sentito suonare per la prima volta mi ha colpito il cuore, poi ha colpito il cuore di tutto il mondo. È sempre in giro e non si capisce come faccia, oggi è in Cina domani a Bari, mi dice sempre: finché ce la faccio…”, ha esordito.

Gli ho anche chiesto di suonare al mio funerale, lui mi ha detto: se muoio prima io canti tu al mio. Gli ho detto va bene”, ha poi scherzato la cantante con Silvia Toffanin. “La morte fa parte della vita. Da ragazzi non ci si pensa, poi quando si arriva a questa età è chiaro che non si ha più davanti mille anni, da un momento all’altro potrebbe capitare e allora bisogna viverla senza timore, senza paura”, ha detto la cantante.

Al pubblico di Mediaset, Ornella Vanoni ha poi parlato dell’importante tema della salute mentale: “Sono contenta di me, ho fatto tanto, ho fatto anche molta fatica, non è che è stata una passeggiata. Avevo parecchie cadute di tristezza, dovute all’ansia, stavo male, poi mi hanno dato gli psicofarmaci e continuo a prenderli, se smetto penso che ricrollerei”, ha rivelato. “Ci sono tanti tipi di depressione, non era grave, avevo una tale ansia che non dormivo, posso essere triste andare giù, perché giù c’è una barriera, che sono gli psicofarmaci, che non fa andare oltre. Dico sempre curatevi, parlate, dite cosa avete”.

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