Ricetta delle palle di neve, un dessert light per la Befana

Ingredienti

  • 8 albumi
  • 1 litro e 1/2 di latte
  • 2 cucchiai di zucchero vanigliato
  • Per la crema al cioccolato
  • 1/2 litro di latte
  • 2 uova intere
  • 3 tuorli
  • 100 g di zucchero semolato
  • 30 g di farina setacciata
  • 30 g di burro
  • 2 cucchiai di cacao amaro

Domani sarà la festa della Befana, dedicata ai bambini piccoli ma anche ai bambini senior rimasti golosi. Per loro ho pensato di proporre queste gustose e affascinanti palle di neve, leggere e facili da preparare. Un dolce da gustare a fine pasto, ma anche a merenda se organizzate una piccola festa per piccoli e grandi, in famiglia o con amici. È, comunque, un dolce che non richiede abbinamenti di vini, ma per chi volesse un abbinamento giusto io propongo il Moscato di Pantelleria, un nettare che ci dona i profumi e i sapori della nostra Sicilia in quest’ultima giornata della parentesi natalizia.

Preparazione

Questo dolce serve a riciclare gli albumi quando sono troppi per aggiungerli ad una frittata o per impanare le fettine di carne. Montate a neve fermissima gli albumi dopo averli salati leggermente. Mettete a bollire un litro e mezzo di latte dopo averlo insaporito con 3 cucchiai di zucchero vanigliato. Quando il latte bolle, aiutandovi con un piccolo mestolo a calotta sferica (che servirà per avere palline di forma uniforme) prendete il bianco d'uovo e, in poche mescolate alla volta, immergetelo nel liquido lasciando bollire due minuti circa. Colate le palle di neve con la schiumarola e mettetele ad asciugare su un telo pulito. Disponete poi le palle di neve con un certo senso artistico su un piatto coperto di crema al cioccolato. Potreste anche contornare con leggere decorazioni di panna o di zabaglione: un piccolo osé.... Fate bollire mezzo litro di latte. Stemperate 2 uova intere e 3 tuorli con 100 g di zucchero semolato e 30 g di farina setacciata, versatevi sopra mezzo litro di latte bollente, prima piano poi via via più rapidamente. Mescolate in continuazione fino al primo bollore. Togliete dal fuoco, unite 30 g di burro e incorporatevi 2 cucchiai di cacao amaro.

Note

Per porzione Calorie 265 Altri vini consigliabili Moscato di Sardegna Doc Il Moscato di Sardegna Doc si presenta di colore giallo paglierino e brillante. L’odore è caratteristico, delicato e aromatico, il sapore dolce, delicato, fruttato e caratteristico di Moscato. La gradazione minima è di 11,5 gradi. Il riconoscimento della Doc Moscato di Sardegna è avvenuto con DPR del 13.12.1979, pubblicato sulla GU n. 149 del 2.06.1980 Il Moscato di Sardegna Doc è un vino da dessert da abbinare con pasticceria secca e dolci di crema, frutta, dolci a pasta non lievitata con uva passita e canditi e torte di pandispagna alla panna. Va servito in ampi ballon a una temperatura di 18-20°C, entro l’anno successivo all’imbottigliamento. Ideale per le feste natalizie o per festeggiare l’inizio dell’anno nuovo. Moscato d’Asti DOCG Il Moscato d’Asti DOCG ha colore giallo paglierino tendente al dorato; profumo intenso di fiori d’arancio, pesca e timo: sono prevalentemente profumi primari, quelli già presenti nell’uva; gusto intenso, elegante, persistente, dagli aromi fruttati tipici dell’uva moscato. Dev’essere immesso al consumo con caratteristiche peculiari: titolo alcolometrico volumico totale minimo 11% di cui svolto compreso nei limiti dal 4,5% al 6,5%; acidità totale minima: 5 per mille; estratto secco netto minimo: 15 per mille; pressione e CO2 fino a 1,7 Bar. Il Moscato d’Asti DOCG è l’abbinamento ideale con una vasta varietà di dolci e perfino con tomini stagionati della Langa. Sono ideali anche per realizzare creme e farcire torte, pasticcini e panettoni, ma anche per dare un tocco in più a macedonie di frutta, gelati, semifreddi e cocktail. È un Moscato per ogni occasione e in tutte le stagioni. Va servito freddissimo, a 6°-8°C, inclinando leggermente la bottiglia in avanti al momento di stapparla.

Seguici anche su Google News!

Storia

  • Ricette di Dolci