Covid, i familiari delle vittime di Bergamo denunciano Tommaso Montesano

Il giornalista di Libero, noto no-vax, è finito nella bufera per un tweet in cui paragona le bare trasportate dai camion militari all'episodio di depistaggio del lago della Duchessa, legato al caso Aldo Moro.

Tommaso Montesano, giornalista di Libero, è finito nella bufera a causa di un tweet che ha pubblicato la sera dell’8 febbraio. Nel post in questione il giornalista ha paragonato l’ormai tristemente nota immagine dei camion militari che trasportano, da Bergamo, le bare delle vittime del Covid-19 al caso del lago della Duchessa, legato al rapimento di Aldo Moro.

Ma i famigliari delle vittime della pandemia della provincia di Bergamo non ci stanno: l’associazione nata a tutela proprio delle famiglie che hanno perso i propri cari a causa del Coronavirus ha presentato una denuncia alla Procura di Bergamo, con le accuse di vilipendio e diffamazione. “È piuttosto evidente il gravissimo vilipendio alla memoria ad alla dignità di migliaia di vittime e dei loro familiari”, spiega nella querela la legale Consuelo Locati, che rappresenta il team di avvocati che assiste circa 500 persone tra i famigliari delle vittime della pandemia nella provincia lombarda, una delle più colpite.

Nel 1978, durante le indagini relative al sequestro di Aldo Moro, il lago della Duchessa è divenuto noto in Italia per un tentativo di depistaggio da parte delle Brigate Rosse. Un’immagine che, associata a quella delle bare che lasciano Bergamo sui mezzi militari, ha suscitato l’ira di chi ha perso un genitore, un fratello, un figlio.

“È palese l’intento vergognosamente offensivo e diffamatorio del signor Tommaso Montesano, tanto più grave perché attuato nello svolgimento della professione giornalistica e amplificato per mezzo di un social network, teso a negare una delle verità storiche più tristi del dopoguerra e a offendere non solo la sottoscritta ma anche la memoria di quei feretri, di quelle vittime morte nell’abbandono dai propri cari. L’unico suo fine era quello di screditare e infamare le vittime e con esse il dolore di tutti i familiari al solo esecrabile fine di abbracciare teorie negazioniste pericolose anche sotto il profilo dell’incitamento all’odio e della stessa salute pubblica”,

si legge nella querela presentata dall’avvocata Locati, che a causa della pandemia ha perso il padre. Montesano, figlio del famoso attore Enrico, è noto per le sue posizioni no-vax e negazioniste (proprio come il padre). Nonostante ciò, si è difeso sostenendo che le sue parole siano state travisate: “Volevo, in sostanza, sottolineare la forza evocativa di due immagini simbolo che hanno segnato in modo indelebile la storia, anche recentemente, del nostro Paese“, ha scritto su Facebook. Nel frattempo, la sua pagina Twitter è stata rimossa, e Alessandro Sallusti, direttore di Libero, ha chiesto di valutare la possibilità di licenziarlo dal giornale.

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