"I milanesi lavorano, i napoletani rubano": bufera sul musicista Alberto Radius

Il chitarrista, tra i più grandi nomi della musica italiana, è finito nell'occhio del ciclone per un'affermazione fatta in un'intervista a Rolling Stone.

Alberto Radius è tra i più grandi chitarristi italiani: alla soglia degli 80 anni, vanta una carriera lunga e ricca di successi, ha lavorato con Franco Battiato, Lucio Battisti e moltissimi altri grandi artisti. Ma non è passata inosservata un’affermazione che il musicista ha fatto nel corso di un’intervista a Rolling Stone. Nato a Roma ma cresciuto a Milano, Radius ha parlato della sua infanzia e della sua famiglia:

“La mia famiglia era originaria di Milano, solo che mio padre dopo aver lavorato all’Alfa Romeo è stato chiamato in aviazione e ha continuato con la carriera militare fino a diventare un generale stellato. Ma era un truffatore come me. Nel senso che siamo arrampicatori della vita. Ci sappiamo arrangiare. Non alla napoletana, alla milanese. Quelli rubano, noi abbiamo soltanto voglia di fare. Io ce l’ho ancora”.

Una frase che ha fatto discutere, tra chi lo accusa di portare avanti i soliti (e ormai decisamente vecchi) pregiudizi sul sud Italia a chi crede che sia in cerca di una scusa per far parlare di sé. Quel che è certo è che Alberto Radiusè finito nell’occhio del ciclone, e ha sollevato le polemiche da parte del web, ma non solo. Tra i tanti che hanno espresso la propria opinione su quanto accaduto c’è anche Maurizio De Giovanni, scrittore napoletano di grande successo (autore, tra gli altri, della serie di romanzi de I bastardi di Pizzofalcone):

“Illuminata e (soprattutto) illuminante intervista ad Alberto Radius. A dimostrazione che per fare l’artista non bisogna necessariamente essere intelligenti. Anzi. Per quanto riguarda l’arte di arrangiarsi, spero che con il tempo abbia imparato. Perché qui si lavora, e tanto”,
ha scritto in un post su Facebook. Anche su Twitter, sono migliaia gli utenti che hanno voluto dire la propria. “Io sono napoletano e non rubo” o “I soliti stancanti pregiudizi“, scrive qualcuno. “Il mondo della musica italiana è fatto di giganti, i Lucio Dalla, bolognesi che vorrebbero rinascere napoletani, e di nani, gli Alberto Radius, milanesi che gettano fango gratuito sui napoletani“, twitta un altro utente, giusto per citarne alcuni.
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