Angela Finocchiaro e il cancro al seno: "Il dopo è più subdolo, colpisce una parte del nostro corpo"

L’attrice milanese ha raccontato dell'operazione per rimuovere il tumore durante la giornata dedicata alle donne dell’Istituto europeo di oncologia, ricordando le parole di Umberto Veronesi: "È più difficile scacciare il tumore dalla mente delle donne che dal loro corpo".

Angela Finocchiaro ha raccontato dell’operazione chirurgica per rimuovere il tumore al seno che ha dovuto affrontare dopo la diagnosi del 2010. L’attrice è intervenuta nel corso della giornata dedicata alle donne malate di cancro, organizzata dall’Istituto europeo di oncologia sul palco del Teatro Manzoni di Milano, lanciando un messaggio sull’importanza di fare prevenzione.

Nella mattinata di ieri, 23 maggio 2023, la comica milanese ha raccontato della lotta personale contro il tumore: “Nel 2010 mi sono operata (…), ero particolarmente attenta alla prevenzione, ogni anno facevo dei controlli”, ha esordito nel corso dell’iniziativa, condividendo con il pubblico alcuni dettagli del suo trascorso con la malattia:

Per me è stato meglio aver avuto la possibilità di operarmi subito perché non ce la faccio a far ribollire un’ansia (…). Nel momento in cui si interviene, si fanno delle cose, si agisce, io vado come un trattore, devo risolvere. Il dopo però è più subdolo perché colpisce una parte importantissima del nostro corpo.

Angela Finocchiaro ha riservato alcuni minuti del suo discorso per descrivere tutte le emozioni che l’hanno travolta dopo l’intervento: “(Il post-operazione) diventa subdolo nell’accettazione di sé stessi” – ha spiegato la protagonista di Benvenuti al Sud – “Bisogna affrontarlo in un modo che non covi da qualche parte il fatto di guardarsi e pensare che, in qualche maniera, abbiamo subito una menomazione”.

Menomazione che, insisto, è più un cosa che rimane subdolamente nella nostra mente piuttosto che nel nostro cuore”, ha aggiunto la stella del cinema. Verso la fine del suo racconto, l’attrice ha voluto ricordare anche le parole dell’oncologo Umberto Veronesi: “È più difficile scacciare il tumore dalla mente delle donne che dal loro corpo”.

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