Francesco Totti: "Con Ilary Blasi tanti momenti molto belli"

L’ex calciatore ha parlato del suo rapporto con l’ex moglie in un’intervista: "Ora vorrei solo che trovassimo un equilibrio".

Francesco Totti, 47 anni, ha parlato della sua relazione con l’ex moglie Ilary Blasi in un’intervista esclusiva al Corriere della Sera. “Noi due abbiamo passato venti anni insieme, con tanti momenti molto belli”, ha esordito. Poi, ha spiegato di come ora i due stiano cercando di trovare un equilibrio per i figli.

Ora vorrei solo che trovassimo un equilibrio tra noi capace di proteggere i ragazzi che sono la più grande ragione, per ambedue, di amore. So che non è facile, ma quello che c’è stato tra noi, per tanti anni, è stato importante. Se troviamo questo equilibrio noi due, i ragazzi staranno bene e si sentiranno protetti.

Totti e Blasi condividono tre figli: Cristian, nato nel 2005, Chanel, del 2007, e la piccola Isabel, venuta alla luce nel 2016. I due avevano annunciato ufficialmente la separazione l’11 luglio 2022, dopo 17 anni di matrimonio.

In seguito, il calciatore è passato a parlare del padre, Enzo Totti, morto nell’ottobre 2020: “Era il fulcro della mia vita”, dice. “Mi mancano il suo sorriso, lo sguardo, la sicurezza che era capace di darmi”.

Anche oggi, se lo vedessi solo dieci secondi al giorno, mi basterebbe per stare meglio. Pure se non ci dicevamo una parola, ci capivamo. Lui parlava poco. Io peggio di lui. Ma quei silenzi erano pieni. Lui veniva la mattina a Trigoria, portava cornetti, pizza per tutti. Magari non ci incontravamo, ma sapere che c’era mi dava serenità.

Infine, l’ex calciatore ha ammesso di essere molto nostalgico del calcio, sport dal quale si è ritirato ormai nel 2017: “[Mi mancano] il ritiro, lo spogliatoio, la maglietta, la sala massaggi. Cavolate? No, erano la mia vita. Mi manca il bar e il caffè con i compagni di squadra, il viaggio in pullman da Trigoria allo stadio”, ha detto.

Mi manca la routine che ha fatto la mia vita per decenni. Quando è finita le giornate si sono svuotate. Dopo mi sono sentito solo. Ma ci sta. Finiva una cosa che mi piaceva, che era la mia vita. Non pensavo che mi facesse così male smettere quella vita programmata, quella passione che nella mia mente avrei potuto continuare a vivere.

Ma, ammette, rifarebbe tutto. E conclude: “Gli errori servono. Ti fanno crescere, ti aiutano a non farli più”.

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