L'appello di Liliana Segre che invita Chiara Ferragni al memoriale della Shoah

La senatrice a vita sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti è consapevole delle opere solidali compiute dall'influencer insieme a Fedez. "Se venisse qui con me, molti adolescenti si interesserebbero a questo argomento".

Mi piacerebbe molto incontrare Chiara Ferragni e invitarla a visitare con me il Memoriale della Shoah di Milano”. A dirlo è Liliana Segre, senatrice a vita sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti  in occasione della visita al Binario 21 della Stazione Centrale di Milano. Proprio da lì, infatti, partivano i treni diretti ad Auschwitz-Birkenau, tra cui anche quello su cui lei stessa è dovuta salire, quando era solo una bambina.

Segre ha voluto rivolgere il suo appello all’imprenditrice digitale – che conta seguito di circa 27 milioni di persone in tutto il mondo – affinché tanti possano essere sensibilizzati sulla tematica. L’obiettivo della senatrice, che ha fatto della testimonianza la sua missione, è quello di trasmettere ai più giovani il tragico ricordo della Shoah.

Il fatto che i ragazzi conoscano poco questo luogo e le storie che vi sono custodite, è il mio cruccio. Questo mi addolora, quando mi tocca ricordare che cosa ho vissuto io e cosa hanno vissuto milioni di ebrei, condannati per la sola colpa di esser nati. Se i giovani non arrivano, è stato tutto inutile?”.

Liliana Segre ha quindi voluto sottolineare il ruolo importante delle persone di successo:

Se Chiara Ferragni venisse qui con me, molti adolescenti si interesserebbero a questo argomento e verrebbero qui a vedere quel che è successo a me e a tanti altri. Fra cui i tanti che non sono mai tornati dal viaggio verso l’orrore“.

La senatrice si è detta a conoscenza delle opere solidali e di impegno sociale compiute da Chiara Ferragni e dal marito Fedez, il quale ha lanciato una fondazione benefica a suo nome nell’aprile 2022.

“Ho visto che si è impegnata col marito su diversi temi di importanza sociale, è sicuramente una donna attenta anche a argomenti diversi da quelli che riguardano il suo lavoro legato alla moda. Quindi, perché no? Sarebbe interessante conoscerla e poter venire magari assieme qui, davanti a questa grande scritta ‘Indifferenza’ che io ho voluto fosse messa all’ingresso del Memoriale proprio perché è questo oggi il problema da risolvere“.

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