Nathaly Caldonazzo ricorda Massimo Troisi: "Manca come essere umano"

L'attrice ha raccontato la sua storia d'amore con il protagonista de Il Postino, vissuta durante i suoi due ultimi anni di vita: "Era di un'umiltà incredibile e allo stesso tempo grandioso".

Nathaly Caldonazzo ricorda al Grande Fratello Vip 6 l’amore che l’ha legata a Massimo Troisi e quei due anni trascorsi assieme, gli ultimi di vita dell’attore. Chiamata da Alfonso Signorini nella Mistery, l’attrice ha raccontato la sua storia con il protagonista de Il Postino.

Massimo Troisi è stato il secondo amore di Nathaly Caldonazzo: il primo è stato Luca, come ha detto lei, con cui è stata fidanzata per 7 anni. La showgirl è Troisi, morto nel 1994 in seguito a problemi cardiaci, si erano conosciuti 28 anni fa in un locale della Capitale:

“Fu in un ristorante romano, notai che mi guardava sempre e chiesi alla mia amica cosa volesse, ricordo che andavo anche a vedere i suoi film, non lo capivo e non mi piacesse molto per quell’accento. Insomma non ero stata folgorata da lui. Quando uscì dal ristorante lo salutai e lui mi cercò per molto tempo, riuscì a trovarmi quando il suo migliore amico si mise con la parrucchiera di mia sorella. Siamo stati gli ultimi due anni della sua vita insieme. Il primo è stato meraviglioso: viaggiando, lui non aveva mai viaggiato molto. Poi durante l’ultimo viaggio in Costa Rica lui dimenticò per un po’ le sue medicine e questo ci costrinse a partire subito per gli Stati Uniti”.

Da qui, il racconto di Nathaly Caldonazzo passa al dramma della salute di Massimo Troisi e di come lei avesse scoperto dei suoi problemi cardiaci:

“Quando gli stavi vicino sentivi questo ticchettio metallico e lui mi spiegò che fosse il suo cuore. Si era fermato durante una partita di calcio a San Giorgio a Cremano e tutto il paese aveva pagato per lui il viaggio per l’operazione a Houston. Mi disse che dovevamo andare a Los Angeles per parlare con il regista del Postino e poi a fare un controllo a Houston. Nelle prime due settimane pareva essersi ripreso, mentre dopo il controllo il medico fece emergere una realtà durissima, dicendogli che aveva il cuore di un sessantenne e doveva operarsi subito, o lì o in Italia”.

La decisione di Troisi fu immediata: e scelse di farlo lì, ma l’operazione non andò bene e la coppia rimase oltre un mese in ospedale: “L’intervento non era andato bene, i medici mi dicevano avesse bisogno di un trapianto – ha aggiunto la showgirl – ma io provavo a rassicurarlo, dicendogli che saremmo tornati presto, ma non riuscivamo mai a prendere questo aereo”. Il rientro in Patria non fu semplice e in viaggio Troisi aveva anche le bombole di ossigeno, ma volle comunque girare Il Postino: “Lui ha voluto ostinatamente fare questo film con il suo cuore. Un film che, in un certo senso, lo ha ucciso”.

Massimo Troisi morì poco prima dell’estate del 1994 e Nathaly ha svelato uno dei suoi ultimi ricordi insieme all’attore:

“Era il festeggiamento del mio compleanno il 24 maggio, pochi giorni prima che morisse. Era caduto in una depressione molto forte dalla quale era difficile tirarlo fuori. Il depresso è come un prigioniero con la porta aperta, mi disse lui. Massimo manca come essere umano, come persona che ha sempre preso di mira se stesso, prendendo in giro le sue debolezze. Era di un’umiltà incredibile e allo stesso tempo grandioso. Non credo manchi solo a me, ma manchi un essere umano così nel mondo”.

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