Oscar 2020: Joker è il film favorito con 11 nomination

La pellicola, che racconta una nuova versione della origin story dello storico nemico di Batman, potrebbe fruttare al protagonista Joaquin Phoenix l'ambita statuetta

La vera grande sorpresa della scorsa stagione cinematografica, ben rappresentata anche dalle 11 nomination ai premi Oscar 2020, è stata quella del Joker: una pellicola che, pur potendo vantare un personaggio e un attore di richiamo, non ci si aspettava avrebbe raccolto un tale successo di critica e pubblico.

Il film di cui è protagonista Joaquin Phoenix ha infatti incassato oltre un miliardo di dollari a fronte di un budget certamente non elevatissimo, se lo si pone a confronto con quelli faraonici delle produzioni Marvel o DC. Il regista Todd Phillips, già autore della trilogia de Una notte da leoni, ha portato su grande schermo la sua personale versione della origin story del villain più carismatico dell’universo narrativo legato a Batman.

Il grande successo ottenuto dalla pellicola, dunque, ha portato i giurati dell’Academy ad attribuire ben 11 candidature, che vediamo qui nel dettaglio:

  • Miglior film
  • Miglior regia
  • Miglior attore protagonista
  • Migliore sceneggiatura non originale
  • Migliore colonna sonora
  • Migliore fotografia
  • Migliori trucco e acconciature
  • Migliori costumi
  • Miglior montaggio
  • Miglior sonoro
  • Miglior montaggio sonoro

Lasciando da parte i premi tecnici, il cui conferimento è sempre imprevedibile, la vittoria di Phoenix sembra essere data quasi per scontata dagli addetti ai lavori. Secondo tanti critici, infatti, gran parte della riuscita del film è attribuibile alla sua grande prova d’attore, che ha saputo conferire umanità ed empatia a un personaggio mentalmente disturbato.

Per Phoenix, noto attivista per l’ambiente e attuale compagno dell’attrice Rooney Mara, si tratta della quarta candidatura e nello specifico della terza come protagonista: nel 2001 era stato candidato per il suo ruolo secondario nel kolossal storico Il gladiatore, nel 2006 per lo struggente biopic Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line e 7 anni dopo per l’esaltante ruolo in The Master.

Ottime probabilità anche per quel che riguarda la vittoria del premio principale, quello come miglior film, mentre nelle due categorie di regia e sceneggiatura la lotta potrebbe essere più serrata, tenendo anche conto del (relativo) scarso credito che Phillips trova al momento presso gli spettatori più snob.

In ogni caso l’exploit di Joker è già piuttosto notevole, arrivando anche dopo la vittoria del Leone d’oro al Festival di Venezia: trattasi infatti di in un cinecomic, per quanto sui generis, genere piuttosto nuovo e ancora lontano dalla nobilitazione ufficiale.

 

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