Gucci Uomo: la provocatoria sfilata Autunno-Inverno 2020/2021

Alessandro Michele porta in passerella la libertà dagli stereotipi “tossici” che modellano l’identità maschile di genere.

La provocatoria collezione Gucci Uomo Autunno-Inverno 2020/2021 segna il ritorno della Maison nel calendario della moda maschile di Milano e il quinto anniversario di Alessandro Michele come suo direttore creativo. E, se la linea del debutto del designer romano aveva sfilato su una passerella simile a una stazione della metropolitana sotterranea, la location di questo ritorno è altrettanto suggestiva.

Siamo a Palazzo Delle Scintille, primo edificio del quartiere fieristico milanese progettato nel 1923. In origine un velodromo con un tetto a cupola distrutto dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, ricostruito successivamente per ospitare fiere automobilistiche e nautiche. Definito dal suo stile architettonico tardo Liberty, ha vasti soffitti attraversati da travi di ferro e uno spazio di forma ellittica che può ospitare fino 18.000 persone, recentemente riportato al suo antico splendore.

Palazzo delle Scintille (gucci.com)

Ed è un ritorno alle origini anche per il suo uomo, quello che Alessandro Michele mette in scena oggi qui. Quello che auspica per ripartire da zero. Al suono della campanella si torna tutti in classe, con divise scolastiche e porta pranzo, calzoncini e mocassini, per imparare a essere se stessi, oltre gli stereotipi “tossici” che modellano l’identità maschile di genere. “È tempo di celebrare un uomo che è libero di praticare l’autodeterminazione, senza vincoli sociali, senza sanzioni autoritarie, senza stereotipi soffocanti. Un uomo che è in grado di riconnettersi con il suo nucleo di fragilità, con il suo tremore e la sua tenerezza”, spiega Alessandro Michele. “Un uomo in ginocchio di fronte alla resa, che onora le paure e le sue spine. Un uomo pieno di gentilezza e cura”.

Invito alla sfilata (@facebook.com/GUCCI/)

In passerella per Gucci Uomo, intorno a un pendolo che disegna il suo percorso sulla sabbia, sempre uguale e sempre diverso, i verdi, i beige e i marroni anni Sessanta su pantaloni ampi, camice attillate a quadri, cappotti in lana dal sapore vintage, giacche doppio petto, mocassini e scarpe con gli “occhietti”.

gucci.com

Poi, quando il bon ton dei bravi ragazzi incontra i giovani ribelli – cattive compagnie che traviano aprendo contemporaneamente a nuovi orizzonti – si fanno strada accostamenti arditi, lurex e rosa, jeans strappati, sciarpe hippie e fantasie animalier quasi grunge.

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La nuova collezione Gucci Uomo è ricca di accessori che si candidano a diventare must have di stagione, dalla valigia con motivo GG rifinita in pelle e stampe “Not” e “Fake” alle borse cubiche in metallo, passando per la rinnovata borsa Jackie con tracolla e il cappello a falde larghe.

Alessandro Michele continua nel suo tentativo di scardinare stereotipi, nel suo inno alla libertà d’espressione. Chissà che, prima o poi, non riesca a scalfire la gabbia che ci siamo costruiti intorno.

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