Il burger di lumache è l'ultima novità a tavola

È boom per l'elicicoltura, che ha messo a punto un significativo aumento di fatturato: dai 36 milioni del 2016 si è passati, nel 2021, a (quasi) 500 milioni. Le escargot possono ora servite sulle tavole dei meno schizzinosi in una nuova e moderna ricetta.

È boom per l’elicicoltura, l’allevamento delle lumache, che ha messo a punto un significativo aumento di fatturato. Dai 36 milioni del 2016 si è passati, nel 2021, a (quasi) 500 milioni. Ma non è finita qui: un’importante novità è pronta per essere servita sulle tavole delle forchette meno schizzinose.

Si tratta dell’escargot burger (o burger di lumache): un hamburger con carne di chiocciola da accompagnare – come sempre – con le salse tipiche dei fast food (e magari con un bicchiere di birra), in cui l’ingrediente principale è la lumaca. Le escargot, ricche di proteine contenenti appena lo 0,7% di grassi, sono infatti un cibo salubre e sostenibile. Il loro allevamento (ancora molto di nicchia) richiede infatti un dispendio minimo di acqua ed energia, che strizza l’occhio anche agli chef stellati.

Gli associati al Metodo Cherasco – la piccola cittadina piemontese in provincia di Cuneo, famosa per la produzione pulita e sostenibile delle chiocciole – aumentano del 15% all’anno. Secondo le anticipazioni dei dati contenuti nel Rapporto Nord Ovest , in edicola con Il Sole 24 Ore venerdì 17 giugno, Cherasco è in Italia il centro di riferimento per l’elicicoltura.

Il Metodo Cherasco, come si legge su Italia a tavola, si basa sull’auto sostentamento degli impianti elicicoli. La chiocciola deve infatti mangiare ciò che viene appositamente prodotto e che cresce direttamente dalla terra. Dalla chiocciola si sviluppa una economia – ribattezzata appunto economia elicoidale – pulita, sostenibile, rispettosa dell’intera filiera. In questo circuito la terra è il valore in assoluto più grande e quindi va rispettata.

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