Mostra del Cinema di Venezia 2019: candidati e vincitori probabili

A chi andrà tra i 21 film in concorso il Leone d'Oro di Venezia 76? Ecco i pronostici della redazione di DireDonna.

Difficile fare pronostici sui vincitori probabili della Mostra del Cinema di Venezia 2019 tra i candidati al Leone d’Oro di quest’anno: i 21 film in lizza sulla carta hanno tutte le carte in regola per poter conquistare l’ambita statuetta.

A scegliere quale sarà il miglior film, la giuria presieduta dalla regista argentina Lucrecia Martel, supportata da Piers Handling, Jennifer Kent, Stacy Martin, Rodrigo Prieto, Tsukamoto Shinya e Paolo Virzì.

L’auspicio di Alberto Barbera, Direttore artistico di Venezia 76? “Che dall’esperienza della Mostra di quest’anno si possa uscire un poco rassicurati sul futuro che ci attende e assai meno inquieti per quella che appare come una deriva inarrestabile, ma che forse non è tale. Come si suole dire, non aspettatevi nulla ma siate aperti a tutto, visto che l’arte dovrebbe essere fatta per dare piacere e riconoscimento, non noia e intimidazione“.

In quest’ottica, quindi, sono stati selezionati i film in concorso: ecco, tra i candidati, quali potrebbero essere i vincitori probabili della Mostra del Cinema di Venezia 2019.

Roy Andersson torna in Laguna dopo aver vinto, nel 2014, il Leone d’Oro con Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza. A Venezia 76 è stato selezionato per Om Det Oändliga (About Endlessness).

Roman Polanski, Leone alla carriera nel 1993, è in concorso con J’Accuse, sull’affare Dreyfus, interpretato da Jean Dujardin, Louis Garrel, Emmanuelle Seigner, Grégory Gadebois, uno dei film più attesi della prossima stagione. Il caso di Alfred Dreyfus, capitano di origine ebraica dell’Esercito francese accusato di essere una spia tedesca, è stato adattato per il cinema diverse volte (ultima volta fu nel 1995 con L’affaire Dreyfus di Yves Boisset), ma sempre con risultanti deludenti.

Mario Martone è di nuovo in concorso dopo aver conquistato il Lido lo scorso anno con Capri-Revolution. Il regista, che ha vinto il Gran Premio della Giuria nel 1992 con Morte di un matematico napoletano, ci riprova anche a Venezia 76 con l’adattamento per il grande schermo di Il sindaco del Rione Sanità di Eduardo De Filippo.

James Gray è candidato per Ad Astra, con Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Ruth Negga, Liv Tyler e Donald Sutherland, altro titolo di punta di questa edizione. Gray ha vinto a Venezia il Premio per la migliore regia nel 1994, con Little Odessa.

Olivier Assays ha vinto nel 2012 l’Osella d’oro per la migliore sceneggiatura con Qualcosa nell’aria. Alla Mostra del Cinema di Venezia 2019 porta Wasp Network, con Penélope Cruz, Edgar Ramírez e Gael García Bernal.

Gael Garcia Bernal and Penélope Cruz in Wasp Network

Un premio speciale della Giuria nella sezione Orizzonti, nel 2014, per Franco Maresco e il suo Belluscone. Una storia siciliana. A Venezia 76 è in concorso con La mafia non è più quella di una volta , con la grande fotografa Letizia Battaglia e Ciccio Mira, l’impresario palermitano di cantanti neomelodici protagonista anche del film precedente di Maresco.

Un Oscar (per Traffic) e una Palma d’oro (per Sesso, bugie e videotape) a Steven Soderbegh, candidato con The Laundromat che vede impegnati sullo schermo Meryl Streep, Gary Oldman e Antonio Banderas.

Attesa per Todd Philips, che sbarca al Lido con Joker, prequel di Batman interpretato da Joaquin Phoenix e Robert De Niro. Non scontata la partecipazione in concorso di un cinecomic prodotto da una major come la Warner Bros.

Joaquin Phoenix in Joker (Courtesy Press Office)

Prodotto da Netflix e selezionato anche per il 57esimo New York Film Festival, Marriage Story di Noah Baumbach (che sta scrivendo con Greta Gerwig, Barbie, prodotto da Margot Robbie) con Scarlett Johansson e Adam Driver, si prospetta come una sorta di sequel de Il calamaro e la balena, molto amato dalla critica e candidato all’Oscar alla migliore sceneggiatura originale.

Pluripremiato anche il regista armeno Atom Egoyan che con il suo Il dolce domani aveva conquistato nel 1997 platea e giuria del Festival di Cannes (vincendo un Grand Prix Speciale della Giuria). È in Laguna con Guest of Honor.

Selezionato come film d’apertura La vérité di Kore-eda Hirokazu, primo film realizzato al di fuori del suo Giappone con due grandi star del cinema francese come Catherine Deneuve, Juliette Binoche. Suo il bellissimo Un affare di famiglia, vincitore a Cannes nel 2018.

Tra i candidati anche altri due film prodotti in Italia, di due debuttanti a Venezia: Waiting for the Barbarians del colombiano Ciro Guerra (con Mark Rylance, Johnny Depp e Robert Pattinson) e Martin Eden, di Pietro Marcello, con Luca Marinelli, tratto dal romanzo omonimo di Jack London.

Luca Marinelli e Jessica Cressy in Martin Eden (Courtesy Press Office)
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