Phil Collins, la malattia peggiora. Mike Rutherford: “Ormai non si muove più”

A quasi un anno dall’addio obbligato alla musica, peggiorano le condizioni di salute dell’ex cantante e batterista dei Genesis.

Era il 26 marzo del 2022 e dal palco della O2 Arena di Londra Phil Collins chiudeva il tour celebrativo dei Genesis annunciando il suo ritiro dalle scene, dopo 52 anni di successi. Un ritiro tanto doloroso quanto necessario, obbligato da una malattia che non ha concesso sconti e, come rivelato dal bassista ed ex compagno di band, Mike Rutherford, a poco meno di un anno di distanza dall’ultimo concerto ha portato Phil Collins a non riuscire più a muoversi.

L’aggiornamento di Mike Rutherford in merito alla malattia che ha colpito Phil Collins non fa altro che aggiungere dispiacere a una situazione già di per sé dura per i milioni di fan sparsi per il mondo. Intervistato da BBC Breakfast per promuovere il tour della band dei Mike and The Mechanics, che ha alla batteria Nicholas Collins, figlio di Phil, l’ex bassista dei Genesis ha spiegato:

Come sapete, Phil non ha più la stessa mobilità di prima. Il che è un peccato, visto che durante il tour era di buon umore. Ora è a casa e sta bene, si gode la vita. Ha lavorato duramente nel corso degli anni e penso che adesso si stia godendo un po’ di meritato tempo con la sua famiglia. Come procede la malattia? Diciamo che è un po’ più fermo di prima. Anzi, ormai non si muove praticamente più.

Una doccia fredda, difficile da sopportare e che arriva a sei anni di distanza dai primi problemi di salute. Era, infatti, il 2007 quando, a seguito dello schiacciamento di alcune vertebre, Phil Collins fu costretto a rallentare. Nel 2009, il primo intervento chirurgico e la graduale perdita di sensibilità alle mani. Nel 2017, la diagnosi di diabete e, poco più tardi, la seconda operazione, resa necessaria dall’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Infine, il ritiro dalla musica e al passaggio di consegne al figlio, Nicholas, nato dal matrimonio con Orianne Cevey. Nonostante il talento di Nic, Mike Rutherford però non ha dubbi:

Nic è fantastico. Suona come il padre, ma in modo diverso. Io, però, sono sempre dalla parte dei padri. È la mia generazione. Phil resta il migliore di tutti.

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