Valentino Haute Couture Primavera-Estate 2020

A Parigi, Pierpaolo Piccioli fa sfilare l'ennesimo capolavoro con la collezione couture della maison italiana

Pubblicato il 23 gennaio 2020
Moda

All’Hôtel Salomon de Rothschild di Parigi, che spesso ospita le sfilate di moda della maison, Pierpaolo Piccioli ha presentato la collezione Valentino Haute Couture Primavera-Estate 2020.

Non a caso, i look hanno i nomi delle sarte, dei tagliatori, delle ricamatrici e di quanti hanno lavorato in atelier: Fernando, MariaLuigia, Stefano, Federica, Bianca e via così, facendo corrispondere ogni creazione al suo creatore.

Questa collezione è ispirata al mistero del mondo inconscio, perché ciò che nascondiamo, a volte, può essere la nostra più grande forza. Devo ringraziare tutti i membri del mio atelier per aver messo coraggiosamente così tanto di se stessi in quello che fanno. Passione, lacrime, notti insonni, occhi e mani stanchi. Forse non si vede, ma è tutto lì. Nell’incredibile magia dell’alta moda“, ha scritto sul suo profilo Instagram, a sottolineare anche una volta come il suo lavoro non sarebbe possibile senza quello, fondante sei suoi artisti/artigiani e delle sue petites mains.

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Antonietta,Anna,Giuseppe,Nina & Mariacarla. Last fitting before the show. This collection was inspired by the mystery of the unconscious world, because what we hide, sometimes, can be our greatest strength. I must thank all members of my atelier for courageously putting so much of themselves in what they do. Passion, tears, sleepless nights, tired eyes and hands. You may not see it, but it’s all there. In the incredible magic of the couture. Grazie a tutti, pp Haute Couture S/S 2020 Paris @maisonvalentino @mariacarlaboscono

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L’unicità è ciò che rende identici tutti gli esseri umani“, ha spiegato lo stilista, proseguendo nella sua missione votata all’inclusività e al rispetto delle differenze, che nella Valentino Haute Couture Primavera-Estate 2019 ha toccato forse il suo acme.

Ecco allora che manda in passerella un trionfo di pois, fiocchi giganti, abbinamenti arditi di colore e silhouette variegate, in stili diversi e spesso contrastanti.

Sublimi, come sempre, i colori della collezione: dal giallo lime al viola, il pervinca e il rosa, nella sua variante shocking e in quella confetto, il blu elettrico e il verde pistacchio, senza dimenticare l’immancabile rosso Valentino, in un alternarsi di accostamenti che sono da tempo una delle sue cifre stilistiche più riconoscibili.

È un desiderio di tornare all’essenza ultima della couture, come pura espressione di libertà creativa, quello che spinge Piccioli, che evoca in molte delle sue uscite i grandi couturier del passato da Cristóbal Balenciaga a Yves Saint Laurent fino allo stesso Valentino Garavani.

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