Ritenzione idrica, cos'è e come prevenire questo disturbo estetico (e non solo)

Scopriamo cos'è la ritenzione idrica, quali sono le cause che la determinano e quali sono i modi migliori per curarla e prevenirla.

Nel nostro Paese colpisce circa una donna su tre e, a dispetto di quanto si possa pensare, anche gli uomini possono soffrirne. Parliamo di uno dei disturbi più temuti e combattuti (soprattutto con l’arrivo dell’estate), la ritenzione idrica.

Uno degli inestetismi più difficili da togliere ma che in realtà nasconde molte più insidie di un semplice problema estetico. La ritenzione idrica, infatti, è solo la prima avvisaglia della cattiva circolazione sanguigna e linfatica e, se trascurata, può portare a conseguenze più serie.

Vediamo, quindi, cos’è esattamente la ritenzione idrica, da cosa è causata e come combatterla in modo efficace e duraturo.

Cos’è la ritenzione idrica?

Con il termine ritenzione idrica si intende, appunto, la tendenza a trattenere liquidi nell’organismo che poi vanno ad accumularsi negli spazi interstiziali, quelli tra una cellula e l’altra.

Il ristagno di questi fluidi si manifesta sotto forma di edemi, gonfiori visibili a occhio nudo che interessano maggiormente l’addome e gli arti inferiori, in particolare caviglie, cosce e glutei (che sono anche le zone più predisposte all’accumulo di adipe). Ma perché si forma questo accumulo? Insieme ai liquidi ci sono anche i sali minerali, in particolare sodio e potassio.

Quando questi sono in squilibrio tra loro e il sodio è presente in una quantità maggiore rispetto al potassio, nel corpo avvengono due cose, l’accumulo di liquido e l’alterazione del normale funzionamento della circolazione sia venosa che linfatica. L’alterazione della circolazione porta il corpo a trattenere tossine che, oltre a compromettere il metabolismo cellulare, disturbano il regolare apporto di ossigeno e di nutrienti.

L’insieme di questi fattori (liquidi, sali minerali e tossine) porta alla formazione della ritenzione idrica.

ritenzione idrica
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Dove e come si manifesta la ritenzione idrica?

Come detto, le zone più colpite da questi tipo di disturbo sono anche quelle più facilmente soggette al deposito di grassi come l’addome, le cosce e i glutei. Ma questi non solo gli unici posti attaccati.

La ritenzione idrica, infatti, che può essere sia generalizzata che localizzata, può colpire il corpo anche in punti più insoliti rispetto a ciò che si possa pensare. Vediamo dove e come si manifesta.

Parte superiore

Anche se in quantità minore, la ritenzione idrica può presentarsi anche nella parte superiore del corpo, in particolare sul viso, rendendolo gonfio e provocando la comparsa di borse sotto gli occhi. Anche le braccia possono essere interessate dalla ritenzione, diventando a loro volta più gonfie rispetto al  normale.

Parte centrale

La zona centrale del corpo (pancia, glutei e fianchi) è solitamente quella che crea più problemi a livello estetico, soprattutto alle donne, ed è anche la zona in cui si accumula più facilmente l’adipe in eccesso.

Parte inferiore

Questa è sicuramente la zona più colpita dalla ritenzione idrica. Gambe, ginocchia e caviglie, infatti, risentendo della forza di gravità, si affaticano maggiormente portando così ai classici problemi circolatori alla base della ritenzione. Indipendentemente dalla zona, questo disturbo si manifesta con un iniziale senso di gonfiore che, dagli altri inferiori, arriva alle zone centrali.

Quando questo stato viene trascurato e man mano la ritenzione idrica peggiora, è possibile che si formino dei veri e propri edemi (dei rigonfiamenti più accentuati) che sono poi la base di partenza della cellulite.

Ma quali sono le cause che portano alla formazione e allo sviluppo della ritenzione idrica?

Le cause della ritenzione idrica

È opinione diffusa che questo disturbo sia legato al peso corporeo. Non è così o meglio, se da un lato è vero che quando si soffre di ritenzione idrica il peso aumenta, è vero anche che questo non avviene per un accumulo di grasso ma solo perché si stanno trattenendo liquidi. Ecco perché, anche se l’essere in sovrappeso facilita questa condizione poiché agevola la riduzione della diuresi, la ritenzione idrica può manifestarsi anche in chi è tipicamente magro e normopeso.

Esattamente come accade per le cosiddette culotte de cheval o per la cellulite, che possono presentarsi indipendentemente dal peso corporeo.

Vediamo allora da cosa dipende questo problema che, come detto, si origina da uno squilibrio e dalla cattiva circolazione. Le cause alla base della ritenzione idrica possono essere di due tipi: patologiche o legate allo stile di vita.

Cause patologiche

Questo disturbo può manifestarsi come conseguenza di uno stato di alterazione corporea causata da:

  • infiammazioni croniche;
  • artrite;
  • ipotiroidismo;
  • disfunzioni cardiache e renali;
  • diabete;
  • allergie;
  • sindrome premestruale.

Molte donne, infatti, possono essere soggette a ritenzione idrica soprattutto quando si avvicinano al periodo del ciclo ma anche durante la gravidanza e in menopausa. Questo avviene perché, durante momenti come questi, nel corpo si scatenano dei cambiamenti ormonali molto impattanti.

Stessa cosa vale nel caso in cui si faccia uso della pillola anticoncezionale. Ma non solo, anche l’assunzione di alcune tipologie di farmaco può portare alla formazione di questo fastidioso inestetismo come, per esempio:

  • farmaci ormonali;
  • cortisonici;
  • medicinali per ridurre l’acidità gastrica;
  • estroprogestinici;
  • antinfiammatori.

Tutti medicinali che possono innescare la formazione della ritenzione idrica. Ma queste non sono di sicuro le cause più frequenti.

Stile di vita

In assenza di condizioni particolari come quelle appena viste, infatti, è lo stile di vita a fare davvero la differenza e intervenire sulla possibilità di essere più o meno soggetti a questo problema. E in questo caso le variabili sono moltissime, per esempio:

  • il consumo eccessivo di alimenti ricchi di sale;
  • una dieta ipocalorica e povera di proteine;
  • vita troppo sedentaria con scarsa attività fisica;
  • ridotta idratazione durante l’arco della giornata;
  • abuso di alcol, fumo e sostanze eccitanti come il caffè;
  • attività che presumono lo stare molto tempo seduti o fermi;
  • l’utilizzo di indumenti troppo stretti che impediscono la corretta circolazione sanguigna;
  • l’utilizzo di scarpe con il tacco troppo alto (ma anche troppo basso);
  • l’essere in sovrappeso.

Variabili che, anche se tante e diverse, possono essere cambiate a proprio favore scegliendo di vivere in modo più sano e riducendo così la possibilità di incorrere nel problema. Un problema che, come detto, non è solo estetico ma può generare tutta una serie di sintomi ben precisi.

sintomi ritenzione idrica

I sintomi della ritenzione idrica

Chi soffre di ritenzione idrica, infatti, è soggetto anche ad altri fastidi, legati proprio all’accumulo di liquido nei tessuti.

Oltre alla formazione dei classici rigonfiamenti sottocutanei, i disturbi più comuni sono:

  • riduzione del flusso urinario;
  • dolore agli arti;
  • stanchezza;
  • formicolii sulle zone colpite.

Ma come fare per essere certi che questi sintomi siano proprio legati alla ritenzione idrica? Semplice, effettuando una piccola verifica manuale sulla parte anteriore della coscia.

Per prima cosa si esegue una leggera pressione sulla zona. Se, dopo aver premuto la parte con il pollice per un paio di secondi, rimarrà impressa un’impronta ben visibile, è molto probabile che si sta soffrendo di ritenzione idrica. Un esame fai da te molto veloce ma efficace e che, se positivo, consente di mettersi subito all’opera per risolvere la situazione.

rimedi ritenzione idrica
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Ritenzione idrica: i rimedi

Perché si, buona notizia, la ritenzione idrica si può curare. Come? Cambiando il proprio stile di vita e seguendo qualche utile accorgimento. Ecco, allora, alcuni dei rimedi migliori per contrastare e risolvere questo problema.

  • Curare la propria alimentazione è fondamentale per mantenere il corpo in salute. Non fa eccezione la ritenzione idrica per cui è importante evitare di assumere cibi ricchi di sale, insaccati e dolci. Bene, invece, gli alimenti che aiutano la circolazione come mirtilli, ananas, cetrioli e zucchine.
  • Muoversi. Basta una semplice passeggiata per attivare la circolazione e garantire il benessere del corpo. Via libera anche a esercizi mirati come gli squat o i saltelli sul posto, l’ideale per le gambe e i glutei.
  • Bere molto. Per agevolare l’eliminazione dei liquidi è necessario bere tanta acqua possibilmente a basso contenuto di sodio. Questo, oltre a idratare il corpo, aiuterà a eliminare anche le tossine che lo possono infiammare.
  • Assumere tisane. Le tisane drenanti fredde o calde, assicurano un drenaggio molto efficace delle zone soggette a ritenzione. In caso si soffra di pressione bassa è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico.
  • Assumere integratori. Ottimi quelli all’estratto di ananas che consente di sfiammare la zona colpita e sgonfiarla più velocemente.
  • Fare dei massaggi. Per esempio, quelli linfodrenanti, aiutano a combattere la ritenzione idrica agendo nei punti di rigonfiamento e alleggerendo la sensazione di pesantezza soprattutto alle gambe. Massaggio che può essere fatto anche in autonomia con delle creme contenenti dei principi attivi specifici come il tarassaco, l’ippocastano, la pilosella che aiutano a far funzionare correttamente la circolazione venosa e linfatica.
  • Fare bagni di sale. Aiutano a sgonfiare le gambe e i piedi. Anche gli impacchi al caffè, sfruttando le proprietà drenati della caffeina, agiscono in favore delle zone soggette a ritenzione.
  • Evitare di indossare scarpe con il tacco troppo alto o troppo basso. Queste influenzano negativamente sulla circolazione. Meglio optare per una via di mezzo, con un tacco di circa cinque centimetri.

Comportamenti facili da mettere in pratica e che, una volta curata la ritenzione idrica, sarebbe bene prendere come una buona e sana abitudine.

prevenire la ritenzione idrica
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Prevenire la ritenzione idrica: alimentazione e abitudini

Come detto, infatti, per evitare di incorrere in questo disturbo, così come per curare la cellulite, non basta dimagrire e poi continuare con lo stesso stile di vita precedente. Quello che si deve fare è prestare attenzione alle proprie abitudini e alla propria alimentazione, quotidianamente.

Due aspetti fondamentali che, come sappiamo, aiutano a contrastare e prevenire la maggior parte delle patologie e dei disturbi a cui può essere soggetto il corpo.

Vediamo allora, più nel dettaglio cosa fare e quali sono i cibi più indicati per ostacolare il ristagno dei liquidi e favorire la circolazione.

Alimentazione

Sicuramente è bene prediligere una dieta ad alto contenuto di cibi ricchi di fibre alimentari poiché, aumentando e regolarizzando l’attività intestinale, ostacolano il problema della stitichezza e migliorano la circolazione a livello addominale.

Perfette, quindi, frutta e verdura, in modo particolare quelle che contengono vitamina C, che aiuta a proteggere i capillari. Tra queste:

  • agrumi;
  • ananas;
  • ciliegie;
  • fragole;
  • lattuga;
  • cavolfiori;
  • pomodori;
  • peperoni;
  • radicchio;
  • spinaci;
  • broccoletti;
  • patate.

Una volta alla settimana, poi, è bene seguire una dieta disintossicante e depurativa preferendo il pesce alla carne, abolendo i grassi a eccezione dell’olio di oliva o di semi e bevendo tisane alle erbe, quelle ad azione drenante e purificante che aiutano il corpo a eliminare i liquidi in eccesso stimolando la diuresi.

Tra queste, sono perfette quella a base di:

  • tarassaco;
  • liquirizia;
  • menta piperita;
  • curcuma;
  • ibisco;
  • sambuco;
  • erica;
  • uva;
  • ribes nero;
  • mirtilli.

Fondamentale, poi, è l’idratazione. Bere tanta acqua (almeno due litri al giorno) è una delle soluzioni più semplici da attuare per pervenire la ritenzione idrica, oltre a favorire il benessere di tutto il corpo.

Come ci sono alimenti da privilegiare, ci sono anche dei cibi che sarebbe meglio evitare o quanto meno ridurre. Tra questi, quelli ricchi di sale o trasformati come il formaggio o gli insaccati, favoriscono la ritenzione idrica perché ricchi di sodio. Importante, quindi, è anche:

  • non salare le pietanze prima di consumarle;
  • ridurre la quantità di sale anche nell’acqua di cottura, per esempio della pasta;
  • limitare il consumo di cibi conservati o confezionati.

Infine, è bene evitare il consumo di bevande alcoliche o eccitanti come il caffè, ma anche di succhi di frutta, bibite zuccherate, acque oligominerali o mineralizzate. Piccoli accorgimenti che non tolgono nulla alla varietà e al gusto dei piatti ma che aiutano a preservare l’organismo e a prevenire la ritenzione idrica.

Abitudini

Un aiuto che arriva anche dallo stile di vita e dalle abitudini che si è soliti seguire. Insieme all’alimentazione, alla base del benessere del corpo c’è il movimento.

Praticare attività fisica è fondamentale per mantenere l’organismo in salute e garantirne le normali funzionalità, tra cui anche la corretta circolazione e ossigenazione (fattori che possono causare la ritenzione idrica).

Importante, quindi, è evitare di stare troppo a lungo seduti durante il giorno e impegnarsi a fare sport in modo equilibrato e costante. Alcune della attività fisiche più indicate per combattere la ritenzione idrica sono:

  • il nuoto;
  • l’acquagym;
  • camminare;
  • lo spinning.

Ma non solo. Ci sono anche altri aspetti da prendere in considerazione e a cui è bene prestare attenzione, come:

  • evitare il fumo e l’alcol;
  • non indossare tacchi troppo alti;
  • conservare le creme in frigorifero;
  • evitare di fare bagni troppo caldi;
  • abituarsi a tenere le gambe sollevate per 15 minuti al giorno, per favorire la circolazione;
  • non trascorrere troppo tempo al sole (e non tenere la casa troppo calda), poiché il calore favorisce la dilatazione capillare;
  • sotto la doccia intervallare sulle zone più a rischio, getti di acqua calda e fredda (anche questa azione favorisce e migliora la circolazione);
  • se si è in sovrappeso è importante ridurre il proprio peso con una dieta;
  • massaggiarsi regolarmente con oli specifici per drenare;
  • effettuare degli scrub alla pelle per eliminare le tossine e le impurità.

In più, in caso di gravidanza, un rimedio anti-ritenzione idrica è quello di dormire con un cuscino in mezzo alle gambe.

Piccole e sane abitudini quotidiane che, oltre a migliorare l’aspetto della pelle, agiscono a livello profondo per garantire salute a corpo e mente. Un benessere a 360° a cui sarà difficile rinunciare, ritenzione idrica o meno.

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