Camicia: 7 modi (non scontati) di indossarla
Dal reggiseno a vista al dolcevita per le giornate fredde, passando per le ispirazioni vintage
Dal reggiseno a vista al dolcevita per le giornate fredde, passando per le ispirazioni vintage
Bianca, a righe, a quadri, a fiori, col collo alla coreana, a maniche corte o lunghe, in cotone, lino, flanella, la camicia, grazie alla sua innata eleganza e alle sue infinite declinazioni, è un caposaldo dell’abbigliamento: ma quali sono i modi non scontati di indossarla?
Sappiamo tutte, infatti, che la camicia bianca, tra i fondamentali del guardaroba capsula, è perfetta sotto il tailleur nei look da ufficio. Che la camicia a quadri di flanella sui jeans è l’ideale per outfit casual nel weekend. Ma le maniere per portare la camicia sono potenzialmente infinite, come le sue varianti, e alcune sono anche sorprendentemente originali.
La camicia da uomo e la camicia da donna hanno in comune le stesse origini, ma un’evoluzione diversa. Nell’Antica Roma, come indumento intimo, veniva indossata una tunica a T, realizzata in lino o cotone naturale. Fino al Medioevo era portata sia dagli uomini che dalle donne sotto gli abiti.
Con l’avvento delle Crociate e dei beni importati in Europa dalla Persia, la tunica da donna è stata sostituita dalla camicia, che ha iniziato ad assumere la forma e la struttura che oggi conosciamo. Il capo è diventato più corto, le maniche venivano tagliate individualmente e poi cucite sul corpo dell’indumento, l’apertura sul torace era più arrotondata e aperta. A questo punto della sua storia, la camicia da donna comincia a differenziarsi da quella maschile.
Questa evoluzione è iniziata proprio in Italia, in Toscana, durante il Rinascimento. Allora, infatti, le camicie iniziano a essere pensate come capi da indossare e non come intimo da nascondere. Più raffinate di quelle da uomo, venivano realizzate in lino e impreziosite da ricami in fili d’oro, d’argento e di seta. Così, nel 1400, la camicia iniziò ad avere una propria identità, con dettagli che dettavano la moda dei tempi: si poteva vedere solo in determinati punti dell’abito femminile come lo scollo, lungo il taglio verticale inserito nel vestito o attraverso le “finestrelle” sulle maniche da cui sbuffava.
Verso la metà del 1500, la moda della gorgiera era diffusa in tutta Europa. Simbolo di ricchezza e potere, grazie ai tessuti prestigiosi usati per realizzarlo (mussola, pizzo o lino bianco), era in realtà scomodissimo e rendeva i movimenti rigidi e goffi. Un colletto ampio ed elaborato continuò a essere un dettaglio di stile importante sulle camicie anche nel XVII secolo, che erano però più morbide, drappeggiate sulle spalle e consentivano una maggiore libertà di movimento.
Solo con la Rivoluzione francese la moda femminile inizia a diventare più libera, le camicie tornano protagoniste e vengono definitivamente trasformate in capospalla. Indossate come pezzo a sé stanti, si ispirano al periodo greco-romano, realizzate in tessuti plissettati leggeri e bianchi.
Ognuna ha il suo stile e c’è una camicia per tutti i gusti: rigorosa, boho, casual, romantica, ecco come indossarla in look originali e sorprendenti che seguono le ultime tendenze.
Con reggiseno a vista. Sexy e maliziosa la proposta di Dolce & Gabbana, che lascia intravedere il reggiseno al di sotto della camicia.
Pantaloni a vita bassa. Con un fisico asciutto, si può approfittare del look visto da Chloé.
Con caftano. Dior rivista le notti d’oriente con colori neutri e modelli comodi.
Cropped. Un’idea divertente e giovane? La camicia in versione crop, perfetta per le gite estive fuori porta.
Con dolcevita. Ha un sapore anni Settanta l’outfit che prevede la camicia sopra a un pull dolcevita. Ideale per i giorni più freddi.
All over. Coordinare alla perfezione camicia e gonna (o pantalone) è un modo per non passare inosservate, come dimostra La Double J.
Colletto importante. Abbiamo visto come i colletti importanti abbiano fatto la storia di questo capo. Impossibile non notare come siano tornati di moda, come visto da Andrew GN.
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