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Occhiaie sempre più profonde, irritabilità, sonnolenza, momenti di sconforto: non parliamo di bambini, ma di… neogenitori! Riconoscere una mamma e un papà il cui neonato soffre di coliche è facilissimo: infatti, queste crisi dolorose portano il piccolo a piangere disperatamente per almeno 3 ore, mediamente 3 giorni alla settimana, almeno per 3 settimane di seguito. Non sono pericolose e non si ripercuotono sulla crescita del bambino, ma allarmano moltissimo i genitori che si sentono impotenti mentre il piccolo grida. Di solito, si manifestano verso le 2-3 settimane e si concludono >entro i 3 mesi.
Esistono due tipi di crisi: uno è serale, mentre per il resto della giornata il bambino rimane calmo, o comunque si tranquillizza con facilità; l’altro si manifesta durante tutto l’arco della giornata ed è accompagnato da ipersensibilità: il bambino, infatti, è agitato e può avere rigurgiti.
Ma cosa le causa? Esistono diverse ipotesi a riguardo. Per alcuni pediatri la causa è gastroenterica: si tratterebbe di un accumulo di gas nell’intestino da imputare all’immaturità dell’apparato digerente; per altri la causa è ormonale dovuto all’aumento della secrezione di melatonina. Per altri, la causa è il carattere del bambino: le coliche si manifesterebbero più facilmente in neonati ipersensibili che hanno bisogno di uno sfogo emotivo, in un periodo di adattamento ai tanti stimoli ambientali. Il tipo di allattamento non incide sulle coliche, inoltre non ci sono correlazioni con il sesso o con la nascita pretermine.
Per prima cosa i genitori dovrebbero cercare di calmare il piccolo, cercando loro stessi di non farsi prendere dall’agitazione: provate il ciuccio, l’allattamento al seno, una passeggiata, il cullarlo o dargli camomille e tisane. La camomilla e le tisane -a base di camomilla, verbena, liquirizia, finocchio e menta- devono essere evitate se il bambino viene allattato, per non compromettere l’allattamento stesso. Vanno comunque assunte in piccole dose, per evitare la risalita di materiale nell’esofago.
In caso di necessità è possibile usare farmaci contro il meteorismo o antispastici; i probiotici possono essere d’aiuto per ripristinare la flora intestinale. Infine, il sondino rettale può rivelarsi uno strumento utile: tenetelo posizionato per dieci minuti per espellere il gas e a ridurre il dolore.
photo credit: Tammra McCauley via photopin cc
Articolo originale pubblicato il 7 giugno 2014
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