
Trend 2021, perché Millennials e Gen Z sognano l’armadio di mamme e nonne
Dopo anni di minimal e total white, nell'arredamento come nella moda la generazione dei Millennials sta tornando agli armadi di mamme e nonne e… ...
Le pareti bianche della casa, per quanto luminose e adatte a ogni tipo di arredamento, possono finire con lo stancare l’occhio: realizzare dei muri decorati con la tecnica dello stucco veneziano è facile per chi ha acquisito un minimo di manualità con il fai da te ed è molto soddisfacente, soprattutto se si ama lo stile classico, raffinato e un po’ opulento.
La tradizionale tecnica dello stucco veneziano a spatola è in realtà appannaggio degli artigiani, perché prevede addirittura 6 mani: per chi si accinge a questo compito senza essere un esperto esistono in commercio prodotti premiscelati pronti all’uso, a base di gesso, cemento bianco o calce, per realizzare la decorazione con 3 mani.
La base di partenza deve essere una parete preparata ad arte, cioè stuccata, carteggiata e coperta da una mano di isolante. Allo stucco veneziano premiscelato (circa 1 kg di prodotto per metro quadrato calcolando le tre mani) va aggiunto il colorante desiderato, da mescolare fino a un risultato omogeneo.
Con le spatole incrociate si stende, poi, la prima mano di stucco in maniera omogenea: una volta asciutto (tra le 6 e le 12 ore a seconda della stagione, dell’umidità, della temperatura e della ventilazione), il prodotto in eccesso va rimosso con carta vetrata a grana sottile e la parete spolverata.
L’operazione va ripetuta per la seconda e la terza mano tenendo in considerazione la quantità di prodotto, che deve essere circa 700 gr a mq per la prima passata, 200 gr per la seconda e 100 gr per la terza, e inoltre l’inclinazione della spatola, aumentando dai 15 gradi della prima mano ai 30 della seconda fino ai 45 della terza.
Finita e asciutta la terza mano, utilizzando il frattazzo, va lucidata l’intera superficie. Passate tra le 24 e le 36 ore dall’ultima mano è necessario stendere un sottile strato di cera (d’api o sintetica) con una spugna morbida e dopo dieci minuti, con movimenti circolatori, passare un panno asciutto. Ogni due o tre anni è possibile lavare lo stucco con un detergente sgrassante e, a seguire, ripetere il trattamento con la cera.
Articolo originale pubblicato il 18 novembre 2014
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