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Un bambino su due soffre di disturbi agli occhi causati dallo smog delle grandi città: questo nuovo tipo di congiuntivite si chiama "Urban Eye Allergy".
Smog e inquinamento non fanno bene alla salute dei bambini, non solo perché sono spesso causa di forme allergiche, asma, difficoltà respiratorie e, secondo uno studio recente, anche di un buon numero di parti prematuri: a essere danneggiati sono infatti anche gli occhi.
Alcuni dei problemi della vista che colpiscono i bambini, tra i quali prurito, rossore, lacrimazione, dolore diffuso, sono causati dallo smog che ormai è di casa nelle grandi città, ma non solo. Questa teoria è portata avanti da uno studio condotto da Paolo Nucci, rinomato oculista pediatrico e primario dell’ospedale San Giuseppe di Milano.
Si tratta di una ricerca molto interessante incentrata sui bambini di età compresa tra uno e dodici anni, monitorati tra il 2009 e il 2011. Il titolo dello studio è allarmante, “Congiuntiviti urbane: una nuova forma di congiuntiviti da inquinamento?”, tanto che per definire questa nuova patologia che colpisce gli occhi dei piccoli è stato coniato un nuovo neologismo che rende bene il problema: “Urban Eye Allergy“.
A soffrire di vari disturbi alla vista, secondo Nucci e il suo team, sarebbe il 42% dei bambini, e a esserne colpiti sono soprattutto coloro che vivono nelle aree altamente urbanizzate.
«L’obiettivo è descrivere una nuova entità clinica, definita Urban Eye Allergy (allergia dell’occhio urbanizzato), in seguito all’evidenza che un certo numero di pazienti presentano sintomi di irritazione congiuntivale non direttamente causati da agenti allergici, infettivi o dalla secchezza oculare. A riprova della nostra ipotesi, i bambini colpiti vivevano in aree urbane ad alto tasso di inquinamento».
Un nuovo tipo di congiuntivite, quindi, del tutto riconducibile allo smog e ormai ricorrente in un bambino su due. Un motivo in più per tenere sotto controllo la vista dei bambini seguendo piccoli accorgimenti ed effettuando visite periodiche da un buon oculista, specialmente dopo i tre anni ma soprattutto prima di frequentare la scuola primaria.
Una buona abitudine per mantenere gli occhi dei piccoli sempre puliti, liberandoli da polveri e residui, è quella di passare una garza sterile imbevuta di acqua fisiologica, partendo dall’interno verso l’esterno e utilizzando una garza differente per ciascun occhio. Questa semplice pulizia può essere effettuata anche nei neonati.
Fonte: Corriere
Articolo originale pubblicato il 7 novembre 2011
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