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Come interrompere l'allattamento al seno senza pianti isterici per il bambino e sensi di colpa per la mamma? Gli esperti consigliano di farlo gradualmente.
Portare in grembo una creatura è una delle meravigliose gioie che la vita ci possa regalare. Per nove mesi un esserino cresce nel ventre materno stabilendo quel contatto unico e indescrivibile tra madre e figlio che durerà per sempre.
Dopo il parto il legame non si interrompe, ma, per le più fortunate, il momento che lo rafforza maggiormente è quello dell’allattamento.
L’allattamento, oltre a fornire il nutrimento per eccellenza per lo sviluppo e la salute del bambino nei primi 6 mesi di vita, stabilisce quel contatto intimo e visivo che gli uomini invidiano alle donne. Un contatto seno-bimbo che però non può durare in eterno.
Infatti, prima o poi, arriva lo svezzamento necessario per l’indipendenza e la crescita del bambino, che interromperà l’idillio tanto bramato. Ma quando? E in che modo smettere di allattare al seno per evitare traumi e ansie per bambino e mamma?
Escludendo i casi estremi, nei quali il distacco avviene prima del previsto e naturalmente, come quando il bambino decide di staccarsi da solo, quando la mamma deve ritornare a lavorare oppure se il latte è ormai esaurito o molto acquoso, nella restante maggioranza dei casi tale distacco non è per niente semplice soprattutto per la mamma che viene assalita da infiniti sensi di colpa.
Molti consigliano di allattare fino a 3 e 4 anni, altri finché si ha il latte, ma in linea generale tutti asseriscono che l’ideale sarebbe protrarre questo momento fino a dopo al compimento del primo anno di vita. Il passaggio dal seno al biberon o al bicchiere è molto delicato, va fatto gradualmente. Esistono vari metodi per aiutare la mamma in questa fase senza necessariamente ricorrere a isterismi inutili.
Il bambino crescendo impara a conoscere le debolezze della mamma e quindi a conoscere cosa può ottenere con un semplice capriccio, perciò se la mamma sarà forte e convinta per il bambino il passaggio sarà meno traumatico possibile.
Niente paura il legame madre e figlio rimarrà anche dopo la fine dell’allattamento e sarà più saldo che mai se l’amore e l’attenzione lo circonderanno per ogni fase della sua vita.
Articolo originale pubblicato il 11 giugno 2011
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