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Debutto con serata a inviti al Teatro Costanzi in occasione di Serata Philip Glass con Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel.
Dior e Maria Grazia Chiuri grandi protagonisti a Roma: ha debuttato il 29 marzo al Teatro Costanzi Nuit blanche (in scena fino al 2 aprile), coreografia di Sébastien Bertaud, nell’ambito della Serata Philip Glass che comprende anche Hearts and Arrows di Benjamin Millepied (il coreografo sposato con Natalie Portman) e Glass pieces di Jerome Robbins.
Dopo la collaborazione dello scorso anno con Olivier Rousteing della maison Balmain per il balletto firmato per i danzatori dell’Opera di Paris, Renaissance, Sébastien Bertaud torna quindi a lavorare con grandi case di moda, rinnovando quella tradizione aperta dai Ballets Russes di Diaghilev, che nello Spectre de la Rose interpretato nel 1911 da Tamara Karsavina e Vaslav Nijinsky, erano ricorsi ai costumi realizzati da Coco Chanel per Le train bleu.
Nuit Blanche è una nuova creazione, in prima assoluta, pensata appositamente per i ballerini del Teatro dell’Opera di Roma e per una coppia principale molto speciale, le étoile Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel.
Appassionata di danza da sempre, proprio come Christian Dior a suo tempo, Maria Grazia Chiuri lo scorso settembre ha collaborato con la coreografa Sharon Eyal per la performance che ha punteggiato la sua sfilata di prêt-à-porter Primavera-Estate 2019, dedicata alla danza e alle pioniere di questa disciplina, come Isadora Duncan o Loïe Fuller.
“Ho lavorato in assoluto accordo con la direttrice artistica della maison Dior, Maria Grazia Chiuri. La grande stilista italiana ha ‘ridisegnato’ una femminilità più contemporanea, ma anche romanticissima. Ha realizzato per il balletto e per Eleonora Abbagnato, che danzerà in coppia con Friedemann Vogel, gonne in tulle e organza sovrapposti con applicazioni e fiori coloratissimi. Un omaggio a monsieur Dior al suo amore per i fiori in particolare per le rose, a cui ha anche dedicato un celebre profumo. Rosa che ho tradotto anche nella gestualità coreografica. Rose che nascono, muoiono, che si dipanano o si schiudono, che scivolano o si arrampicano sui muri“, ha spiegato Bertaud.
La creazione dei costumi dei sedici ballerini e ballerine, tra cui le due étoile, si articola attorno a definizioni contemporanee di femminile e di maschile, attraverso la scelta di materiali leggeri e morbidi che rispondono al meglio alle esigenze tecniche ed estetiche della danza. La maglia e il tulle si sovrappongono per comporre tute e completi al tempo stesso funzionali e fiabeschi.
L’ampia gonna dell’étoile Eleonora Abbagnato è punteggiata da romantici fiori di seta disseminati tra due strati di tulle, che ricordano quelli conservati negli erbari, un riferimento floreale emblematico che rende omaggio all’heritage Dior. Le due étoile della danza Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel portano simbolicamente costumi color madreperla, finemente iridescenti, mentre il corpo di ballo appare come un caleidoscopio di differenti colori cipriati, ricoperti da tulle nero, (anch’esso impreziosito da delicati fiori di seta) come una nuvola impalpabile che evidenzia la dimensione scenografica della performance.
Mondanissimo il parterre, dove si sono viste Isabella Ferrari, Nancy Brilli, Matilde Brandi, Laura Ravetto, Bebe Vio, Francesca Lo Schiavo, Giovanna Melandri e moltissime altre donne. Alla fine, tutti in fila per rubare un selfie a Chiara Ferragni in un abito Dior di seta verde malva.
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